Il principio di proporzionalità tra utilitarismo anglosassone e codici processuali attuali

AutorAndrea Panzarola
Páginas155-182
155
IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ TRA UTILITARISMO ANGLOSASSONE
E CODICI PROCESSUALI ATTUALI
1
THE PROPORTIONALITY PRINCIPLE BETWEEN ANGLO-SAXON
UTILITARIANISM AND CURRENT CODES OF PROCEDURE
Andrea Panzarola2
RIASSUNTO: Anche nel settore del giudizio civile si registra un crescente interesse per il
giurista e filosofo londinese Jeremy Bentham e per le sue proposte in tema di disciplina della
prova e di organizzazione della procedura giudiziaria. Le tesi utilitaristiche benthamiane
possono scorgersi pure nella impostazione generale delle Civil Procedure Rules inglesi e nella
teoria, che vi è accolta, della proportionate justice. Peraltro, tanto le concezioni di Bentham,
quanto l’impiego del canone di proporzionalità in chiave utilitaristica, pongono delicati
problemi e rischiano di ostacolare una piena tutela dei diritti individuali alla tutela giudiziaria.
PAROLE-CHIAVE: Utilitarismo. Jeremy Bentham. Principio di proporzionalità. Procedura
civile.
ABSTRACT: Also in the civil procedure field there’s a growing interest about the Londoner
jurist and philosopher Jeremy Bentham and his proposals related to the regulation of evidences
and civil procedure organization. The Benthamian utilitarian theses may also be seen in the
general regulation of english “Civil Procedure Rules” and in theory of “proportionate justice”
that has been adopted. On the other hand, Bentham’s conceptions and proportionality
Artigo recebido em 03 de março de 2017
1 O presente artigo foi publicado anteriormente na Rivista di Diritto Processuale, ano LXXI, n. 6, Milão, Wolters
Kluwer, nov./dez. 2016. p. 1459-1487.
2 Andrea Panzarola é Professor Titular de Direito Processual Civil na Universidade LUM (Libera Università
Mediterranea) de Bari. Professor de Direito Processual Civil e Direito da Arbitragem na Universidade Luiss-Guido
Carli em Roma. Advogado junto à Corre de Cassação italiana.
RDRST, Brasília, Volume 3, n. 1, 2017, p 155-182, jan-jun/2017
156
principle’s use in a utilitarian perspective create delicate problems and may be a barrier to a full
judicial relief for individual rights.
KEYWORDS: Utilitarianism. Jeremy Bentham. Proportionality principle. Civil procedure.
1. L’INFLUSSO DI JEREMY BENTHAM NELLA CULTURA GIURIDICA
CONTEMPORANEA
Nella introduzione di un suo noto libro del 1876
3 James Fitzjames Stephen scrisse che
le opere di Jeremy Bentham erano oramai «proiettili esplosi» («exploded shells»), «sepolti sotto
le rovine» che essi stessi avevano causato. Con questa metafora il giurista vittoriano intendeva
registrare il declino della influenza benthamiana nel mondo giuridico inglese ad iniziare dalla
seconda metà del XIX secolo, dopo che per molti anni le riforme legislative più importanti4, nei
campi più disparati, si erano innestate proprio sulle lezioni impartite ex cathedra da Bentham
ed attuate con sobrio pragmatismo da uomini di stato ed esperti di legge nutriti di vivo senso
pratico5. Non è un caso che, per contrassegnare l’egemonia culturale che quegli esercitò in quel
torno di tempo prima e dopo il 1832, anno della sua morte si è parlato di una «età del
benthamismo» («the period of Benthamism»).
Mentre descrive l’inizio del crepuscolo del benthamismo, la tesi di J.F. Stephen
potrebbe far pensare che si sia trattato dell’avvio di un fenomeno presto fattosi definitivo ed
irreversibile. Chi consideri però la situazione odierna vi può rintracciare elementi per rivisitare
quella tesi, se non proprio per capovolgerla. Le proposte di Bentham paiono ancora attuali e, ad
ogni modo, sembrano ripresentarsi sotto forme mutate. Ciò vale, in generale, per la influenza
del suo pensiero nella cultura giuridica contemporanea6. Va da sé che, come sempre accade
dinanzi ad individui eccezionali, anche per Jeremy Bentham è difficilissimo, se non
3 J.F. Stephen, A Digest of the Law of Evidence, 4a ed., London 1881, vol. XXI.
4 J.F. Dillon, Bentham’s Influence in the Reforms of the Nineteenth Century, in Aa.Vv., Select Essa ys in Anglo-
American Legal Histor y, vol. I, Boston 1907, 491 ss.
5 Che mancava invece a Bentham: secondo Stephen egli era «il più non-pratico («unpra ctical») dei filosofi che si
siano occupati di cose pratiche»: N. Bobbio, Il positivismo giuridico, 2a ed., Torino 1979, rist. Torino 1996, 88.
6 Cfr. W. Twining, Globalisa tion and Legal Theory, Globalisation and Legal Theory, Cambridge 2000, spec. 102
ss.; P. Schoefield, The Legal and Political Legacy of Jeremy Bentham, in Annual Review of Law and Social Science
2013, 51 ss.

Para continuar a ler

PEÇA SUA AVALIAÇÃO

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT