O direito fraterno e o paradoxo dos bens comuns da humanidade

AutorSandra Regina Martini - Francesco Rubino
CargoCentro Universitário Ritter dos Reis (UNIRITTER), Programa de Pós-Graduação em Direitos Humanos, Porto Alegre, RS, Brasil. (Doutora em Evoluzione dei Sistemi Giuridici e Nuovi Diritti) - Universita degli Studi di Napoli Federico II (UNINA), Nápoli, Itália. (Doutor em Direito)
Páginas125-144
Revista Direito e Justiça: Reflexões Sociojurídicas, Santo Ângelo, v. 18, n. 31, p. 125-144,
maio/ago. 2018.
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DOI: http://dx.doi.org/10.31512/rdj.v18i31.2684
IL DIRITTO FRATERNO E IL PARADOSSO DEI BENI COMUNI
DELL’UMANITÀ
O DIREITO FRATERNO E O PARADOXO DOS BENS COM UNS DA
HUMANIDADE
THE FRATERNAL LAW AND THE PARADOX OF THE COMMON GOODS OF
HUMANITY
Sandra Regina MartiniI
Francesco RubinoII
I Centro Universitário Ritter
dos Reis (UNIRITTER),
Programa de Pós-Graduação
em Direitos Humanos, Porto
Alegre, RS, Brasil. (Doutora
em Evoluzione dei Sistemi
Giuridici e Nuovi Diritti).
II Universita degli Studi di
Napoli Federico II
(UNINA), Nápoli, Itália.
(Doutor em Direito).
Sumário: Introduzione: il paradosso di un’etica comune (Bioetica). 1 Il
paradosso dell’inclusione nello spazio di tutti (Ecologia). 1.1 Il
conflitto tra locale e globale. 1.2 Identità pubbliche e private. 1.3 La
finitudine e il futuro. 2 Il paradosso conclusivo dell’eguale diversità (e
un’altra Ecologia Politica). Conclusione. Referenciei.
Riassunto: Il principio d ella fraternità, compiutamente definito d alla
meta-teoria del diritto fraterno e abbinato alla teoria d ei sistemi sociali,
definisce un orizzonte trans-culturale all’interno del quale diviene
possibile affrontare in maniera innovativa i problemi ecologici del
nostro tempo, particolarmente acuti di fronte allo sviluppo tecno-
scientifico. Si accede dunque a una visione dei beni comuni in cui
vengono dissolti i classici paradossi legati alle distinzioni
pubblico/privato, locale/globale, titolarità/proprietà. In questo modo,
per affrontare la fragilità e la vulnerabilità dell’individuo e della specie
umana nel suo complesso di fronte alle catastrofi politiche,
economiche, ambientali, si perviene all’equivalenza tra fraternità e
non-violenza e alla consapevolezza che la responsabilità costituisce un
vincolo imprescindibile tra brothers of oppression.
Parole chiave: Fraternità. Beni comuni. Ecologia. Non-violenza.
Resumo: O p rincípio da fraternidade, completamente definido no
marco da Metateoria do Direito Fraterno e articulado com a Teoria
Geral dos Sistemas Sociais, define um horizonte transcultural no
interior do qual é possível enfrentar de maneira inovadora os problemas
ecológicos do nosso tempo, particularmente vinculados ao
desenvolvimento técnico-científico. Com isso, visibilizam-se os bens
comuns, os quais serão apresentados através dos clássicos paradoxos
ligados às distinções público/privado, local/global,
titularidade/propriedade. Desse modo, para enfrentar a fragilidade e a
vulnerabilidade do indivíduo e da espécie humana na sua complexidade
em relação às catástrofes políticas, econômicas e ambientais, retorna-se
à equivalência entre fraternidade e não violência e à consciência de que
a responsabilidade constitui um vínculo imprescindível entre irmãos e
oprimidos.
Palavras-chave: Fraternidade. Bens comuns. Ecologia. Não violência.
Abstract: The principle of fraternity, conceived by the Meta-theory of
Revista Direito e Justiça: Reflexões Sociojurídicas, Santo Ângelo, v. 18, n. 31, p. 125-144,
maio/ago. 2018.
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fraternal law and combined with the Social systems theory, defines a
trans-cultural horizon that allow to face in a original way the
contemporary ecological problems, particularly acute due to techno-
scientific d evelopment. Then the common goods could be conceived
overcoming the classic paradoxes related to the distinctions
public/private, local/global, ownership/possessory. Consequently, to
deal with the fragility and the vulnerability of the individual and of the
mankind in the face of political, economic and environmental
catastrophes, we propose the equivalence between fraternity and
nonviolence and the awareness that the responsibility is an essential
constraint between brothers of oppression.
Keywords: Fraternity. Common goods. Ecology. Non-violence.
INTRODUZIONE: IL PARADOSSO DI UN’ETICA COMUNE (B IOETICA)
Secondo la prospettiva del diritto fraterno, la negoziazione che porta al patto
sociale costitutivo (ta nto sul piano filosofico quanto su quello politico) dovrebbe
essere congiunta, oltre che condivisa. Questo al fine di evitare ogni rischio possibile
di imposizione (anche di un’i mposizione non violenta e non autoritaria, ma che
derivi magari dalla forte asimmetria culturale dei soggetti o dalla loro eventuale
dipendenza culturale).
1
Lo studio dei beni comuni dell’umanità, come si vede, riveste allora anche
un’importanza politica pratica. Più sono comuni, i beni mondiali, e più la loro
rilevanza si pone dinanzi alla umanità come soggetto, tanto più si eviteranno i rischi
di strumentalizzazione, di autoritarismo morbido e di paternalismo che già tante
(troppe) volte hanno p urtroppo svuotato di prospettiva concreta i p rogetti di
pacifismo universale e di giustizia internazionale.
Non è ovviamente semplice, né sul piano filosofico, né su quello politico.
La fraternità, peraltro, potrebbe a sua volta essere attratta nell’alveo culturale e
politico di altre grandi narrazioni del possibile, quali quella del Principio Speranza
(Ernst Bloch), o del Principio Responsabilità (Hans Jonas, per tutti) , della
condizione di Unicità (o “insostituibilità”, secondo il danese Peter Kemp),
2
per non
1
Questo aspetto è peraltro importante anche per decifrare la natura rivoluzionaria o post-rivoluzionaria
del principio fraternità (ed è un aspetto che spesso sfugge anche tra i più grandi teorici del diritto fraterno
come Rodotà o lo stesso Resta). Addirittura, se non si scioglie questo nodo interpretativo, e se si ipotizza
che la fraternità è una condizione pressoché naturale (anche se non universale) come se esprimesse ad
esempio la sola appartenenza alla specie umana (o alla “razza” umana, come si è tornati a dire di recente),
ne deriverebbe che la fraternità potrebbe assumere (in maniera davvero irrazionale) la natura di un
principio prerivoluzionario: il che, detto in altri termini, porterebbe a considerare come non necessaria la
Rivoluzione stessa! E questo almeno in mancanza di eguaglianza e di libertà, nelle tante combinazioni
possibili tra di loro (inclusa quella, avanzata, che ci vuole tutti eguali nella diversità, ed egualmente
liberi) è inaccettabile. Per questo motivo bisogna peraltro essere molto cauti a bilanciare le ipotesi
filosofiche con le implicazioni politiche d el diritto fraterno, proprio al fine di evitare le semplificazioni
filosofiche e le ingenuità politiche (spesso frequenti entrambe).
2
KEMP, Peter. Das Unersetzliche. Eine teknologie-Ethik. Berlin: Wichern, 1992.

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