Le funzioni delle corti supreme tra uniformità e giustizia

AutorMichele Taruffo
CargoCàtedra de Cultura Jurídica, Girona
Páginas438-449
Revista Eletrônica de Direito Processual REDP. Volume XIV.
Periódico da Pós-Graduação Stricto Sensu em Direito Processual da UERJ.
Patrono: José Carlos Barbosa Moreira. www.redp.com.br ISSN 1982-7636
438
LE FUNZIONI DELLE CORTI SUPREME TRA UNIFORMITÀ E GIUSTIZIA.
Michele Taruffo
Càtedra de Cultura Jurídica, Girona
1. Il valore dell’uniformità.
L’uniformit̀ nella interpretazione e nell’applicazione del diritto costituisce da molto tempo un
valore fondamentale (si potrebbe dire addirittura: un oggetto del desiderio) presente in pressochè
tutti gli ordinamenti, che tentano in vario modo come si vedrà- di realizzarlo nella più ampia
misura possibile.
Le giustificazioni che stanno alla base di questa generale aspirazione sono varie e non possono
essere qui esaminate in modo completo
1. Per indicare solo quelle a cui si fa più spesso riferimento si
può ricordare anzitutto l’esigenza di assicurare la certezza del diritto, dato che una giurisprudenza
uniforme evita l’incertezza nell’interpretazione del diritto e la conseguente variet̀ e variabilit̀
delle decisioni giudiziarie. Si fa inoltre riferimento alla garanzia dell’uguaglianza dei cittadini di
fronte alla legge, in base al principio dello stare decisis tipico degli ordinamenti angloamericani,
secondo cui casi uguali debbono essere decisi in modo uguale2.
Si fa poi capo molto spesso alla necessaria prevedibilità delle decisioni future, in base alla quale
le parti debbono poter fare affidamento sul fatto che i giudici futuri si comporteranno allo stesso
modo di quelli passati. La prevedibilità può svolgere, inoltre, anche una funzione economica, dato
che se la decisione è prevedibile si può evitare di ricorrere al giudice. Infine, una giurisprudenza
costante nell’interpretare e nell’applicare le norme si può conoscere più facilmente e quindi orienta
in modo più efficace i comportamenti dei consociati.
E’ facile vedere che queste giustificazioni non sono in contrasto tra loro, ed anzi convergono
verso la necessit̀ che l’interpretazione e l’applicazione del diritto siano il più possibile uniformi e
1 In argomento cfr. anche per ulteriori riferimenti, TARUFFO, Giurispr udenza, in Enc.Treccani Sc.Soc., vol.IV, Roma
1994, p.357. V. inoltre BANKOWSKI-MACCORMICK-MORAWSKI-RUIZ MIGUEL, Rationales for P recedent, in Interpreting
Preceden ts. A Comparative Study, ed.by D.N.MacCormick and R.S.Summers, Aldershot-Brookfield-Singapore-Sydney
1997, p. 481 ss.
2 In proposito si può osservare en passa nt che questo argomento, diffusissimo in molti ordinamenti che mirano ad
utilizzare i precedenti, è -se preso alla lettera- filosoficamente inconsistente. Esso viola infatti la legge lebniziana degli
indiscernibili, seco ndo la quale due fatti uguali non esistono, e se di due fatti si dice che sono uguali essi sono in realtà
un fatto solo. Accade spesso, peraltro, che i giuristi non siano sofisticati filosofi.

Para continuar a ler

PEÇA SUA AVALIAÇÃO

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT